Il Pratomagno non è solo il suo bellissimo manto erboso posto sul crinale da dove possiamo goderci panorami incredibili. Il Pratomagno non è solo verdi boschi di castagno, faggio e abete, freschi torrenti, fiori dai mille colori. Il Pratomagno è anche storia, arte, architettura, tradizioni, folklore. Cose che troviamo nei piccoli paesi posti sulle pendici del grande massiccio, sia su quelle del Casentino che del Valdarno. Luoghi che nella maggior parte dei casi hanno origini medievali o anche più antiche. Centri che una volta furono fortificati e che ancora oggi ci mostrano le suggestive testimonianze dei castelli che vi erano presenti.
Camminando nei vicoli di questi paesi incontriamo un’architettura armoniosa, capace di rilassare il nostro spirito e di mostrare testimonianze di una storia lontana e vicina. In questi luoghi troviamo spesso piccole chiese che sono veri gioielli architettonici.
Non solo, visitandole è molto probabile trovarvi opere d’arte di buon valore artistico come pregiati fondo oro del Quattrocento, crocifissi lignei di vari periodi, opere in terracotta, interessanti tele del XVII e XVIII secolo. Opere che oltre al loro valore artistico, hanno un valore storico perché sono fortemente collegate alla storia di quel luogo, vicende appartenenti qualche volta a un passato remoto, altre volte a un passato molto vicino a noi.
Questi paesi sono spesso teatro di eventi folkloristici che traggono spunto dalle tradizioni, dagli antichi mestieri, dai prodotti che furono e sono di questi luoghi.
Le foto di questa sezione web ci faranno compiere un viaggio virtuale in questi luoghi che hanno un’altitudine sul livello del mare tra i cinquecento e i novecento metri. Un itinerario che se venisse tracciato su una mappa risulterebbe un’ellisse intorno al Massiccio del Pratomagno. Allargando leggermente l’ellisse e scendendo un po’ di quota, l’itinerario andrebbe a toccare la maggior parte delle note pievi romaniche del Casentino e del Valdarno. Questo viaggio virtuale partirà da Montemignaio, paese del Casentino sulle pendici nord del Pratomagno, e muovendosi in senso orario terminerà all’Abbazia di Vallombrosa a mille metri di altitudine, un noto luogo di fede molto vicino al nostro punto di partenza. Nel suo percorso l’itinerario incontrerà Cetica, la Pieve di Strada in Casentino, Quota, Raggiolo, Carda, la Pieve di Socana, Faltona, Capraia, i ruderi dell’Abbazia di Santa Trinita, Pontenano, Anciolina, Chiassaia, la Pieve di Gropina, Poggio di Loro, Rocca Ricciarda, Trappola, l’Abbazia di Soffena a Castelfranco, La Pieve di Scò, la Pieve di Cascia presso Reggello, Saltino e infine Vallombrosa, già citata sopra.
Oggi questi luoghi sono tutti raggiungibili comodamente in auto, una volta, dai più vicini ai più lontani tra loro, erano tutti collegati da strade che andavano a creare un incredibile reticolo viario sulla montagna. Per questo motivo il Pratomagno si può tranquillamente definire la montagna che divide e unisce Casentino e Valdarno.